Il passaggio da una reflex consumer, di fascia bassa, verso una reflex prosumer, cioè semiprofessionale, può non essere semplice. Il mercato, infatti, offre numerose soluzioni di reflex semiprofessionali, tutte molto valide. Quelle che oggi andremo a prendere in esame e confrontare sono la Canon 6d mark II e la Nikon d750.
La mark II della 6d è il modello che è andata a sostituire uno dei modelli più venduti, e amati, della Canon. Un compito, pertanto, non semplice per la full frame semi professionale. Eppure, i tecnici della casa hanno saputo migliorare ulteriormente un progetto già ottimo, portandolo a passo coi tempi. Innanzitutto, per quanto riguarda il processore che, pur mantenendo invariate le dimensioni full frame, passa da 20,2 a 26,2 milioni di pixel. Migliora anche in estensione la sensibilità del sensore, che adesso può raggiungere anche i 40.000 ISO. L’impiego del processore Digic 7, poi, ha consentito un miglioramento anche per quanto riguarda la cadenza di scatto: la mark II, infatti, è adesso in grado di raggiungere i 6,5 frame per secondo.
Il miglioramento più consistente, tuttavia, si è registrato per quanto concerne l’autofocus. La nuova reflex 35mm Canon, infatti, ha adesso un nuovo sistema con 45 punti a croce, rispetto agli 11 che aveva nella versione precedente. Anche per quanto riguarda le prestazioni video, rispetto al modello precedente, la reflex Canon migliora sensibilmente. Rispetto al passato, la 6d mark II arriva a girare video fino a 4k.
La Nikon d750 è una delle reflex full frame (o FX, come Nikon chiama tali reflex) più apprezzate, almeno nella sua fascia di prezzo. Rispetto alla concorrente monta lo stresso sensore da 24,3 milioni di pixel effettivi della sorella minore. Il sensore della d750, poi, è coadiuvato dal processore Expeed 4, che viene montato su modelli di fascia superiore, che consente alla reflex di raggiungere una cadenza di scatto pari a 6,5 frame per secondo. Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco, la d750 adotta lo stesso sistema montato da Nikon sulle sorelle maggiori, dotato di 51 punti di messa a fuoco, di cui 15 a croce.
Fare un raffronto fra queste due reflex full frame non è facile. Per questo, prenderemo in esame, gli aspetti oggettivi. Per quanto riguarda il sensore, a parità di dimensioni (Canon 36 x 24 mm vs. Nikon 35,9 x 24 mm), la 6d ha un numero di pixel superiore (26,2 MP vs. 24,3 MP). Rispetto alla sensibilità del sensore, ancora una volta, Canon 6d si rivela superiore (12.800 ISO vs. 102.400 ISO). Un sostanziale pareggio, invece, si registra per quanto riguarda la cadenza di scatto (6,5 fps per entrambe). Per quanto riguarda i video, stravince la Canon, che raggiunge risoluzione e cadenza di scatto nettamente superiori. (720p@50 fps vs. 1080p@60 fps).
La Nikon d750, invece, vince su altri aspetti: sulle dimensioni, risultando leggermente più compatta rispetto alla concorrente in larghezza (l. 141 x h. 113 x 78 mm vs. l. 144 x 110,5 x 74,8 mm), il peso (750 g vs. 765 g) e sulla durata della batteria (1230 scatti vs. 1200 scatti).
La Nikon, come le reflex di fascia superiore, ha una copertura del mirino completa (100% vs. 98%) e ospita uno schermo leggermente più ampio (3,2‘’ vs. 3’’). Inoltre, la d750 ha una tropicalizzazione superiore alla 6d.
Trovare un vincitore al termine di questo confronto è molto difficile. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, come si è visto, le due reflex sono equivalenti in quasi tutti i campi. Da questo punto di vista, i fotografi che sono in procinto di cambiare corpo macchina farebbero bene a considerare anche il parco ottiche che già possiedono. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la data di uscita delle due 35 mm. Per quanto riguarda Nikon, la d750 è stata presentata a settembre 2014. Invece, per ciò che concerne Canon, la 6d mark II è stata presentata a luglio 2017. Questo significa che la seconda monta tecnologie più recenti, mentre la seconda si può trovare a prezzi leggermente inferiori.