Mirrorless o reflex? L'allievo supera il maestro

Mirrorless o reflex? L'allievo supera il maestro

Il sistema reflex è destinato a sparire e ad essere soppiantato dalle fotocamere mirrorless? Il mercato sta registrando la notevole ascesa del sistema “senza specchio” a sfavore delle storiche reflex. Il segreto del successo di questo sistema è sicuramente la maggiore compattezza e la grande maneggevolezza che può assicurare.

I maggiori brand come Canon, Nikon e Sony stanno investendo molto su questo sistema, realizzando i modelli di punta reflex per fotografi professionisti.

Se fino a poco tempo fa le mirrorless erano destinate per lo più ai principianti, oggi questa netta divisione non esiste più. Ad aprire la strada al cambiamento è stato soprattutto il brand Sony.

Mirorless e Reflex differenze

Le fotocamere reflex o DSLR sono modelli dotati di specchio ribaltabile e di mirino senza filtro. La luce supera il complesso di lenti dell’obiettivo e va a colpire uno specchio inclinato di 45 gradi, senza intermediazione elettronica.  Nel momento in cui si scatta, lo specchio angolato ruota generando il classico rumore delle reflex.

Il meccanismo delle mirrorless, invece, è meno complesso: non dispone del grande specchio per riflettere la luce, motivo per cui riesce ad avere dimensioni inferiori e una maggiore leggerezza.

L’assenza dello specchio comporta anche la mancanza del mirino ottico. Per comporre l'inquadratura sulle mirrorless si usa il suo schermo LCD posteriore o il mirino elettronico.

L’autofocus è eseguito direttamente sul sensore e questo ulteriore aspetto rende le mirrorless più veloci dal punto di vista del tempo di lettura.

Agili, veloci e leggere, le mirrorless sono diventate nel tempo sempre più sofisticate non facendo quasi rimpiangere il mondo delle DSLR.

Il ruolo della serie Alpha7 di Sony

Le prime mirrorless full frame A7 e A7R di Sony sono arrivate sul mercato nel 2013, una novità assoluta per questo tipo di fotocamere.

La full-frame α7 riesce a mettere insieme portabilità e funzionalità: il sensore full-frame da 35 mm e i suoi 24,3 MP in un corpo che pesa la metà rispetto alle DSLR, diventano il nuovo standard nel mercato.

Le sue prestazioni non temono quelle delle migliori reflex: grazie al nuovo processore BIONZ X e alla messa a fuoco automatica più avanzata di Sony, il livello di dettaglio, la sensibilità e la qualità risultano eccellenti.

Solo cinque anni dopo verrà seguita da Nikon e Canon nella produzione di questo tipo di FF. Il brand aveva infatti provato a dare il suo colpo di coda per surclassare Canon e Nikon, che sembravano ormai dominare il mercato, portando a casa il risultato.

Addio alle reflex anche per Canon e Nikon?

Canon EOS-1D X Mark III sarà l'ultima delle ammiraglie reflex del brand mentre Nikon sembra avere investito tutto sulla sua nuova Nikon Z9 ed ha anche depennato Nikon D500, che potrebbe restare l'ultima delle reflex APS-C sportive.

Vanno in questa direzione anche altri brand: Olympus e Panasonic che hanno abbandonato da tempo le reflex concentrandosi sulla produzione di mirrorless Micro Quattro Terzi. Panasonic, aveva poi affiancato alle MFT una linea di mirrorless full frame con attacco L-Mount con Sigma e Leica.

Anche questi due marchi, infatti, hanno riscosso grande successo grazie al lancio della baionetta L-Mount sviluppando la serie Lumix G1 prima, e la serie Full-Frame LUMIX S poi.

Sul fronte Fujifilm, l’azienda sorprende tutti nel 2012, presentando la sua prima mirrorless Serie X che segna un vero cambio di passo. Le tecnologie innovative e uniche di Fujifilm confluiscono in una gamma di fotocamere compatte e leggere, che non scende a compromessi con la qualità dell’immagine.

Verso un mercato ibrido

Voglia di versatilità, in un contesto dinamico e rapido come quello contemporaneo, la specificità talvolta non basta e ad essere premiata è la capacità di uno strumento di adattarsi alle diverse situazioni.

Molteplicità ma anche leggerezza e maneggevolezza: in un mondo che va mille all’ora cogliere ogni attimo con immediatezza e grande precisione, è quello che il mercato richiede.

Le mirrorless sono riuscite nel tempo a vincere quei difetti che le ponevano in secondo piano rispetto alle reflex. Non solo, hanno reso spesso i punti deboli, come l’autofocus, un punto di forza, migliorandone la velocità e la precisione.

I mirini elettronici non fanno rimpiangere il sistema tradizionale: oggi offrono un'esperienza nitida e fluida e permettono di vedere un’anteprima del risultato finale, di cogliere informazioni complesse e grafiche in sovraimpressione e di godere di una elevata gamma ISO.

Di certo tutti hanno beneficiato dell'ibridazione del mondo della fotografia, che ora non vede più soluzione di continuità tra foto e video e che crea molti spazi e nicchie di mercato.

Nessuna demarcazione allora tra fotografi professionisti e appassionati, tra videomaker e photomaker: il mercato diventa ibrido, le macchine fotografiche sono ottime videocamere, sono compatte come solo le mirrorless sanno essere ed offrono una qualità elevata, come solo le reflex potevano garantire.

Quale sarà in questo contesto il futuro delle reflex: spariranno o diventeranno un prodotto di culto per pochi?

Scritto il 06/03/2022 da Fotografia 1671