Macchine fotografiche storiche: alle origini della fotografia

Macchine fotografiche storiche: alle origini della fotografia

Ogni anno, secondo le stime più recenti, vengono scattate circa 880 miliardi di fotografie. È il risultato dell’ampia disponibilità di macchine fotografiche, che consentono di fotografare con estrema semplicità. Un tempo, tuttavia, non era così. Gli strumenti a disposizione dei primi improvvisati fotografi erano pochi e, spesso, molto preziosi. Le macchine fotografiche antiche, anche per questo, sono diventate veri e propri pezzi da collezione. Andiamo a scoprire, dunque, le macchine fotografiche vintage, che hanno caratterizzato i primi tempi della storia della fotografia. Magari, rovistando nella vostra soffitta, potreste trovare qualche piccolo gioiello inconsapevolmente celato.

Macchine fotografiche storiche: i marchi storici

La storia della fotografia, intesa come strumento di massa, ebbe inizio nei primi del Novecento. A dare il via a questo processo, furono marchi che oggi, a molti, non dicono nulla o quasi. Le prime macchine fotografiche, infatti, furono prodotte da Kodak, Leica, Rolleiflex e altri marchi diventati poi celebrati. Andiamo con ordine.

Kodak Brownie, il box dei primi del Novecento

kodak brownie

La Kodak Brownie, o box camera come venne soprannominata per via della sua forma, è stata la prima macchina fotografica a conquistare la massa. Anzi, l’intenzione del fondatore di Kodak, George Eastman, che inizialmente produceva pellicole fotografiche, era proprio di diffondere le macchine fotografiche, per incentivare l’utilizzo di pellicole.

Il progetto, realizzato da Frank Brownell nel 1898, era estremamente semplice. Inizialmente realizzata in cartone, e rivestita in similpelle, la Brownie era dotata di una lente sferica con otturatore integrato. La pellicola, invece, era in formato 117. La semplicità del progetto fu essenziale per ridurre il prezzo di vendita, che si attestò su solo 1 $ equivalenti a circa 30 $ del 2018. Anche la pellicola, e il relativo processo di stampa, era relativamente economico. Tutto questo, insieme con la facilità di utilizzo, resero la Bronwie un vero e proprio successo commerciale, considerati i tempi. In un solo anno, infatti, Kodak riuscì a vendere ben 150 mila unità. Gli storici della fotografia, infatti, concordano unanimemente sull’importanza di questo modello di macchina fotografica di Kodak, che in un solo anno vendette circa 150 mila unità. Sulla scia del successo, Kodak introdusse rapidamente altri modelli che presentarono numerose migliorie al progetto iniziale. Infatti, lo sviluppo di questa macchina fotografica vintage Kodak proseguì a lungo.

Leica I, la prima macchina fotografica moderna

leica i

Se c’è un anno che segna il passaggio dalla macchina fotografica antica a quella moderna, senza dubbio, questo è il 1925. Fu allora, infatti, che Leica introdusse alcune innovazioni fondamentali nell’impostazione delle vecchie macchine fotografiche, poi rimaste inalterate nel tempo. Stiamo parlando della Leica I, la prima macchina fotografica moderna per disegno e impostazione.

Certo, a vedere oggi la prima Leica A, la differenza con una moderna reflex risulta evidente. Eppure, andando a guardare le similitudini, l’impostazione di base dei comandi risulta praticamente identica, a dimostrazione della bontà del progetto e dell’enorme passo in avanti compiuto. Oskar Barnack, progettista di Leitz e padre della Leica I, aveva infatti un intento chiaro: quello di realizzare una macchina fotografica leggera, ma dalle grandi prestazioni fotografiche. Secondo la storia raccontata dallo stesso Barnack, nel 1913 creò un dispositivo fotografico, poi chiamato Ur-Leica, per calcolare la sensibilità della pellicola cinematografica. C’è più di un dubbio, però, sul fatto che Barnack abbia volutamente creato una macchina fotografica. Di fatto, l’apparecchio, alimentato con pellicola in formato 24x36 millimetri (il cosiddetto 35 mm), fu a lungo usato dallo stesso Barnack, ottenendo ottimi risultati.

Pur apprezzato da Ernst Leitz, tuttavia, la Ur-Leica restò inattuata fino alla fine della Prima Guerra Mondiale per ovvie ragioni. Quando l’idea fu ripresa in mano, comunque, l’azienda utilizzò il disegno originale. Furono quindi adottati i disegni originali, con l’aggiunta di pochi miglioramenti: fu dotata di un mirino e di un obiettivo appositamente progettato, pensato per il nuovo formato. Inoltre, furono rivisti l’otturatore e il contapose. Venne anche inventata una cassetta di ricarica della pellicola a tenuta di luce. In questo modo, era possibile ricaricare la macchina fotografica alla luce del giorno.

Questo modello fu un grande successo commerciale. Al punto che altri produttori furono attratti dalle enormi possibilità che si andavano aprendo nel settore delle 35 mm. Grazie alla Leica I, e all’intuizione di Barnack, negli anni a venire il formato 35 mm si affermò sempre più come formato standard nel settore della fotografia, prima dell’avvento del digitale.

Rolleiflex

rolleiflex original model

Non si può scrivere una rassegna sulle macchine fotografiche storiche, senza parlare della Rolleiflex Original Model. Ancora oggi, fra gli amanti delle macchine fotografiche vintage, quelle prodotte dalla Rolleiflex rivestono un ruolo cruciale. La prima caratteristica di questi apparecchi, come facilmente visibile, è rappresentata dalla presenza di due ottiche. A dispetto degli anni trascorsi, e a testimonianza della loro qualità costruttiva, ancora oggi le Rolleiflex restano macchine fotografiche vintage affidabili e solide.

Quando dopo diversi tentativi la Franke & Heidecke (poi Rolleiflex), azienda tedesca produttrice di macchine fotografiche, presentò il suo Original Model era ormai il gennaio del 1929. Prima di arrivare alla versione definitiva, i produttori tedeschi avevano prodotto, in tre anni, ben undici prototipi. Al suo interno, l’Original Model ospitava la pellicola 117. La grande novità, tuttavia, era rappresentata dai due obiettivi Zeiss. Queste due lenti, rispettivamente, avevano un’apertura f/4.5 e f/3.8. In breve, la sue qualità fotografiche la resero uno standard. La Original Model fu prodotta fino al 1932, ma divenne rapidamente una delle macchine fotografiche più apprezzate da parte dei fotografi di cerimonie e per il fotoreporters. Nel corso della sua storia, poi, Rolleiflex seppe imporsi come produttrice di macchine fotografiche di grandissima qualità. Per questa ragione, ancora oggi, i suoi modelli di vecchie macchine fotografiche sono ancora molto ricercate dai collezionisti.


Queste sono le prime macchine fotografiche di successo della storia. Da qui ha inizio, successivamente, uno sviluppo vorticoso, che porterà, in breve tempo, a modelli sempre più performanti. E, pochi decenni più tardi, alle prime fotocamere digitali della storia.

Scritto il 25/01/2019 Fotografia 16520