Food photography: come fotografare il cibo?

Food photography: come fotografare il cibo?

Chi, almeno una volta, non si è lasciato andare alla tentazione di fotografare un piatto per condividerlo sui social? La food photography già da qualche anno è un trend molto forte. Al punto che, alcuni appassionati di fotografia e di cucina, ne hanno fatto una vera e propria professione. I food blogger e i food influencer, come si chiamano, non improvvisano niente. Per le loro fotografie seguono regole ben precise, che gli consentono di ottenere immagini di cibo così belle, da ottenere gli effetti di viralità desiderati. Ma quali sono queste regole per fotografare il cibo? Cerchiamo di scoprirne alcune.

Food photography: le regole per una fotografia perfetta

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la food photography non è per nulla semplice. Come per qualsiasi fotografia, sono molti i fattori che possono influire sull’immagine. L’angolatura, la luce, la macchina fotografica che si sta utilizzando sono soltanto alcune delle variabili che possono influire sul risultato finale. Per fotografare piatti, infatti, alcuni realizzano veri e propri set fotografici, nei quali si ottengono le migliori condizioni per uno scatto perfetto. Vediamo alcune delle regole principali.

L’uso della luce naturale per fotografare il cibo

Un fattore che può fare la differenza, come detto, è l’utilizzo della luce. Molti, senza prestare particolare attenzione ai dettagli della fotografia, lasciano fare tutto alla macchina fotografia. Questa, in condizioni di scarsa luminosità, nella maggior parte dei casi finirà per utilizzare il flash. La luce generata dal flash, anche se utilizzata dai fotografi professionisti, non è semplice da utilizzare. Si tratta di una “luce dura”, che finisce col generare ombre che possono disturbare il risultato finale. Inoltre, in caso di cibi umidi, gli effetti di riflessione della luce potrebbero dare una sensazione di unto alla pietanza, che finisce col rovinare ulteriormente la fotografia.

In questi casi, pertanto, è meglio fare uso della luce naturale, possibilmente proveniente lateralmente o posteriormente. Questa, più morbida rispetto alla luce artificiale, restituisce ombre meno marcate e colori più naturali. Il risultato finale, pertanto, risulta meno artefatto e più genuino. In condizioni di scarsa luminosità, di fronte alla necessità di allungare i tempi di scatto, è buona norma affidarsi ad un treppiede che fornisca un appoggio stabile, evitando il fastidioso micromosso.

La composizione fotografica nella food photography

foto cibo

Questo è un altro fattore fondamentale nella food photography, come in qualsiasi altra fotografia. La maggior parte di coloro i quali scattano foto di cibi prestano scarsa attenzione alla disposizione del cibo all’interno della scena. Al contrario, una scelta accurata della composizione può aiutare ad esaltare i dettagli che più ci interessano.

In generale, per chi è alle prime armi, la Regola dei Terzi resta la soluzione più semplice. Molte macchine fotografiche, fra le altre cose, offrono una visualizzazione già con la griglia. Questo può aiutare, specialmente chi è alle prime armi, a disporre gli elementi in scena in maniera più armonica. Molti fotografi, a questo proposito, sono soliti disporre il piatto a 45°: questa è la prospettiva di chi siede a tavola e ciò contribuirà a far immedesimare lo spettatore. Un’altra soluzione spesso utilizzata fa uso della prospettiva dall’alto. Questa opzione viene spesso scelta con quei piatti che offrono la possibilità di giocare con le simmetrie o di creare forme geometriche, pattern di colori o di forme. In tutto questo, poi, occorrerà essere bravi nella disposizione degli elementi della scena.

Gli elementi della scena per una foto di cibo

Le foto di cibo non sono fatte solamente del cibo stesso. Ci sono altri elementi che, nel bene o nel male, contribuiscono al risultato finale. Nella composizione fotografica, pertanto, è bene tenerne conto, imparando a valorizzarli opportunamente. Per ottenere il risultato migliore, nella food photography dei professionisti nulla viene lasciato al caso: la scelta del piatto, le posate, il piano d’appoggio e ogni altro elemento dovrà essere ben assortito, ben disposto e mostrato nella condizione migliore possibile. E in ogni caso, è sempre bene non esagerare con gli oggetti di scena, che possono distogliere l’attenzione dal soggetto principale.

Un altro elemento della scena molto importante è lo sfondo della fotografia. In questo caso, sono possibili due soluzioni. Uno sfondo naturale, della cucina o comunque dell’ambiente nel quale viene eseguito lo scatto. Oppure uno sfondo più artificiale, magari ottenuto con un apposito background. Nel primo caso, è necessario tener presenti gli elementi che entrano a far parte della scena. Nel secondo caso, invece, è sufficiente scegliere un colore che ben si amalgami con il resto della scena.

I parametri fotografici della food photography

Se scegliete di scattare la vostra food photography con uno smartphone, salvo per modelli che offrono la possibilità di scegliere i parametri della fotografia, potete saltare questo paragrafo. In linea generale, tuttavia, è sempre meglio scegliere adeguatamente i parametri di scatto. In primo luogo, se scegliamo di non utilizzare il flash, è buona norma non alzare troppo i valori di ISO. In caso contrario, rischieremo di ottenere fotografie con molto rumore fotografico.

Questa scelta, poi, potrebbe obbligare a scegliere tempi di esposizione più lunghi. Quando si scatta con questi parametri, l’uso del cavalletto diventa altamente consigliabile per evitare il micromosso. Un altro parametro da scegliere con attenzione riguarda l’apertura di diaframma. Come sapranno i più esperti, valori di apertura di diaframma più bassi daranno una profondità di campo molto ridotta, con il piacevole effetto bokeh. Valori più elevati, invece, daranno maggiore profondità di campo, mettendo a fuoco anche i dettagli non in primo piano. Starà al fotografo, alle sue scelte stilistiche e al set fotografico la scelta dell’apertura focale.

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda il rapporto dell’immagine. Meglio una fotografia orizzontale, verticale o quadrata? Nella food photography, tendenzialmente si prediligono fotografie quadrate (rapporto 1:1), ma anche verticali. È una scelta dettata anche dai supporti dove saranno viste le immagini dei piatti. Trattandosi di fotografie condivise sui social, queste saranno visualizzate prevalentemente sugli smartphone. Immagini quadrate o orientate verticalmente saranno di maggior impatto, rispetto a quelle orientate orizzontalmente.

Adesso che sapete davvero tutto su come fotografare il cibo, non vi resta che iniziare il vostro percorso. Per iniziare, basta davvero poco: una macchina fotografica, un piatto ben preparato e tanta fantasia. Cosa aspettate?

Scritto il 11/07/2019 Fotografia 5722